Il leader di Azione Carlo Calenda si schiera contro Andrea Orlando e minaccia di non fare l'accordo con il centrosinistra e di correre da solo alle prossime elezioni comunali di Genova.
Una nuova grana per la coalizione che ora si vede magari più vicina a Italia Viva ma più lontana da Calenda e dal Movimento Cinque Stelle. Il leader di Azione, ieri a Genova per un incontro dedicato all’industria e all’energia, si è scagliato contro i vertici del partito democratico e la scelta perdente di Orlando a candidato della Regione.
“Dipende molto dal Pd, non è chiaro che vogliono fare - le sue parole - dobbiamo evitare di candidare l’ennesimo funzionario di partito che perde come alle Regionali perché non rappresenta un pezzo di mondo. I nomi che girano non ci convincono, quello che è successo alle Regionali deve esserci di insegnamento, il fatto che una roba troppo spostata a sinistra che non parli a moderati, liberali, popolari, rischia di riconsegnare la città alla destra esattamente come in Regione".
Insomma Azione ad oggi pare avere tutta l’intenzione di non andare dietro al Pd. Esattamente la stessa posizione del Movimento Cinque Stelle che accusa il Partito Democratico di aver imposto negli ultimi anni sempre "cavalli" perdenti e per questo ha proposto la candidatura a sindaco dell'ex capodelegazione al parlamento europeo Tiziana Beghin.
"O ci seguite su questo nome o andiamo da soli, per colpa vostra troppe sconfitte ultimamente" questo in sintesi la posizione dei vertici.
Insomma per il Partito Democratico che intanto negli ultimi giorni ha incassato altri no, l’affannosa ricerca del candidato continua tra veti, dubbi e imposizioni degli alleati o presunti tali.
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IL COMMENTO
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