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Silenzi, mezze frasi e bocche cucite. Il mondo del Partito Democratico sembra provare a fare quadrato in queste ore molto delicate che dovrebbero portare alla ufficializzazione del candidato scelto per correre alle prossime elezioni comunali di Genova.
Nel pomeriggio è successo davvero di tutto. Il nome di Alberto Pandolfo è stato "caldo" quasi "bollente" per tutta la mattinata al punto che lui a Roma aspettava la chiamata decisiva. Ma poi è uscita la possibilità di una figura civica e così nel tardo pomeriggio Primocanale in esclusiva ha fatto il nome di Silvia Salis, vicepresidente vicario del Comitato Olimpico Nazionale Italiano che però non sarebbe gradita alla base del partito e che starebbe facendo storcere il naso a molti.
Salis, che proprio oggi ha salutato per l'ultima volta il papà Eugenio mancato nei giorni scorsi, è nata a Genova 39 anni fa ed è stata campionessa azzurra del martello per poi fare la dirigente del gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre della Federazione Italiana di Atletica Leggera. Sposata con il regista e sceneggiatore Fausto Brizzi che ha ha fatto nel recente passato molte campagne per Regione Liguria, ha dato alla luce Eugenio qualche mese fa.
Ora c'è da convincere gli alleati (soprattutto il Movimento Cinque Stelle a Roma) e molti all'interno del Pd, anche se ad esempio Armando Sanna, sin dall'inizio uno dei papabili, accetterebbe di fare un passo indietro anche per l'amicizia che ha da tempo con Salis e questo leverebbe dall'imbarazzo il partito.
La partita è ancora da chiudere anche se c'è chi è pronto a scommettere che l'annuncio sarà già nelle prossime ore. Chissà se con altri colpi di scena.
Pandolfo e quella telefonata che non arriva
In tutto questa nuovo scenario resta alla finestra Alberto Pandolfo ovviamente in attesa anche lui di capire come andrà a finire la vicenda. Lunedì sera il parlamentare è stato convocato in un vertice che Primocanale ha "sorpreso" in diretta nella sede del partito e che si è poi spostato in ufficio della Regione anche per evitare le telecamere. In video collegamento da Roma Pandolfo ha dato la sua disponibilità a scendere in campo. Da poco entrato in Parlamento al posto di Andrea Orlando all'inizio non era convintissimo di accettare anche per rispetto del nuovo ruolo ma le tante telefonate a messaggi ricevuti nelle ultime ore gli sono serviti per fare il pieno di entusiasmo. E sicuramente gli hanno fatto piacere anche le parole pronunciate ieri dallo stesso Orlando che lo ha confermato: “Mi pare che in queste settimane lo sport sia stato quello di mettere dei nomi e poi nel tritacarne farne discutere sui giornali, per poi verificare che non c'erano le condizioni non facciamo questo tipo di servizio anche ad Alberto: il nome diciamo, le sue qualità e i suoi punti di forza ci sono, il nome lo diremo quando sarà quello definitivo".
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