LIGURIA - In tre settimane oltre 68 mila liguri si sono presi l'influenza, circa il 5%. Tre i ceppi che stanno girando. Il picco ormai è stato raggiunto e per trovare un'incidenza simile bisogna tornare indietro di 18 anni. Questa la fotografia sull'influenza stagionale scattata da Giancarlo Icardi, direttore del dipartimento di Igiene dell'università di Genova e responsabile del monitoraggio per la Liguria.
"Quest'anno abbiamo avuto l'australiana, il ceppo austriaco e il virus A/H1N1 noto come influenza suina - spiega Icardi -. Abbiamo avuto un'influenza eterogenea. Il 5% dei liguri di fatto è finito ko a causa dell'influenza. Quelli liguri però sono dati migliori rispetto al resto del Paese. In Liguria si sono presi il virus 1,3 abitanti ogni cento mentre a livello nazionale abbiamo 2 casi ogni cento. L'Italia dunque è finita in zona rossa mentre la Liguria è rimasta in zona arancione" precisa Icardi.
La Liguria se l'è cavata rispetto al resto del Paese. Nelle prossime settimane è atteso un calo dei casi ma per tornare ai numeri rilevati quest'anno bisogna fare un salto nel passato di 18 anni. "Nella stagione 2004/2005 - spiega Icardi - ci furono 14 casi ogni mille abitanti, quest'anno siamo intorno ai 15. Ma nel 2005 c'era stato solo un virus a circolare, quest'anno come detto la situazione è più eterogenea".
Ora i dati registrano un calo costante del numero dei casi di influenza in corso. "Un decremento che dovrebbe portare in due-tre settimane a valori decisamente più bassi" conclude Icardi.
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