GENOVA - "In Liguria ci sono già molti casi di Covid e nelle prossime settimane aumenteranno quelli legati all'influenza, e per questo l'invito a tutti quelli per cui la vaccinazione è consigliata, soprattutto i più fragili, di farla e questo per aiutare i nostri ospedali". Così a Primocanale Andrea Orsi docente di igiene all'università di Genova.
"La situazione è ribaltata rispetto all'anno scorso - spiega Orsi - nella stessa settimana un anno fa i casi di influenza confermata erano già il 15-20% del totale e i Covid erano il 5%. I casi di influenza confermata nell'ultima settimana sono circa il 5% del totale dei campioni testati, su tutta Italia parliamo di circa 1000 campioni testati per tutti i virus e di questi una cinquantina sono risultati positivi alla ricerca di influenza, quasi tutta influenza A/H1N1; i casi confermati di Covid sono stati il 13%, circa 130 casi, poi ci sono altri virus respiratori come il virus respiratorio sinciziale, rhinovirus, parainfluenzali, adenovirus e altri".
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La preoccupazione quindi è quello che potrà accadere nelle prossime settimane come accade sempre in concomitanza con le feste natalizie: "Ci aspettiamo per le prossime settimane un aumento dei casi di influenza e quindi quindi se possibile un peggioramento della situazione negli ospedali - sottolinea Orsi - perchè rimarrà il Covid ma aumenterà l'influenza ed è per questo che i colleghi delle varie direzioni ospedaliere si stanno organizzando per aprire reparti e cercare di reggere all’onda d'urto rispetto alla stagione precedente".
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Fare previsioni è sempre difficile e lo è ancora di più da quando è comparso SARS-CoV-2.
"Circa 200mila liguri dovrebbero essere colpiti dall'influenza quest'anno ovviamente dipende poi dalle fasce d’età perché avremo sicuramente più bambini malati perché sono quelli più colpiti e un pochino meno anziani".
"In questo momento l’incidenza di sindromi respiratorie è attorno a 10 su 1000 ciò significa che se prendiamo 1000 italiano o 1000 liguri già 10 nella settimana scorsa erano colpiti da una sindrome influenzale e questo significa un numero decisamente più elevato rispetto alle stagioni pre Covid - racconta - i dati che ci arrivano dall'emisfero australe ci dicono che la stagione appena passata da loro è stata una stagione pressoché simile rispetto a quella precedente e quindi se la precedente è stata una stagione cattiva effettivamente anche la presente sarà una stagione che si preannuncia abbastanza pesante per quanto riguarda l’influenza".
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