GENOVA - Riceviamo e pubblichiamo la risposta di Gaetano Campolo CEO e Founder di Home restaurant Hotel srl per chiarire la posizione degli Home Restaurant in Italia, a seguito della notizia che riguarda un'attività 'abusiva' a Genova (LEGGI QUI).
"Home restaurant Hotel srl ha già denunciato presso il tribunale di Bologna Le Cesarine, così come Nonna Leo faceva attraverso TripAdvisor. Abbiamo anche denunciato che alcune piattaforme prendevano prenotazioni durante la zona arancione, da non credere" - chiosa Gaetano Campolo ceo e founder di Home restaurant Hotel srl - "tanto che abbiamo verificato personalmente con i nostri legali, prenotando tramite uno di questi siti che in modo illegale si faceva pagare la prestazione anticipata cosa che è vietata dall'Antitrust, secondo il bollettino sugli home restaurant di marzo 2017".
Il giovane imprenditore di Reggio Calabria che vanta oltre 500 iscritti in oltre 80 città italiane, tutte con regolare comunicazione in Questura, prosegue con il suo attacco. "Per fare Home Restaurant in Italia si deve provvedere alla Comunicazione in Questura indicando 3 giornate massimo di apertura a settimana, bisogna apporre la scritta home restaurant nel citofono di casa per i controlli di sorvegliabilità da parte di PS e bisogna rilasciare ricevute non fiscali fino a 5000 mila euro annui netti o 6700 per redditi agevolati. Se la ricevuta supera i 77 euro bisogna apporre una marca da bollo da 2 euro. Se si superano i 5000 euro annui, in assenza di legge, esiste il codice Ateco come Cuoco a domicilio e per 3 giorni a settimana puoi fatturare nel tuo domicilio. Non esiste limite di coperti, ma per essere ospitati bisogna prenotare e non si deve mai pagare nessuna piattaforma prima dell'evento perché vietato dall'Antitrust. Per questi motivi Nonna Leo non è un home restaurant ma un abusivista così come tantissimi altri in Italia: il vero problema sono queste piattaforme come TripAdvisor che mettono online senza tutelare né l'homer né i consumatori. Per concludere, si può fare home restaurant rispettando le regole, in attesa che il Governo segua una legge sul settore così come chiesto dall'Unione Europea con due agende nel 2014 e nel 2016 senza altri giochetti come la famosa ddl home restaurant del 2017 bocciata dall'Autorità Garante per la concorrenza ed il mercato ed arenatasi al Senato, che voleva proprio il limite di coperti discriminatorio nei confronti dei nuovi operatori home restaurant".
IL COMMENTO
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