LIGURIA - Poche ore e poi anche in Liguria partiranno i saldi invernali. In un anno contraddistinto dall'inflazione e dal rincaro di bollette di gas e luce e in ultimo del costo di carburanti e pedaggi autostradali ecco che arriva il momento di sfruttare le occasioni per rifarsi il guardaroba.
Secondo Francesca Recine, presidente regionale e vicepresidente nazionale Fismo Confesercenti lo scenario che si prospetta davanti è positivo: "I negozi di tradizione chiudono con il segno più il periodo di vendite natalizie, e questo ci induce ad essere ottimisti anche in vista dei saldi, per i quali ci aspettiamo una spesa del 10% maggiore rispetto allo scorso anno. In particolare saranno le città a vocazione turistica, e fra queste sicuramente anche Genova, a beneficiare del primo weekend di vendite ribassate".
E di turisti Genova e la Liguria in queste feste ne hanno visto parecchi con gli albergatori del capoluogo ligure soddisfatti per il tutto esaurito raggiunto (leggi qui). A Genova nelle giornate di giovedì 5 e sabato 7 gennaio (venerdì 6 è festa) i parcheggi delle Blu Aree e delle Isole Azzurre saranno gratis (Leggi qui).
Secondo le stime la spesa media degli italiani durante il periodo dei saldi invernali si dovrebbe aggirare attorno ai 179 euro a testa, numeri in leggero aumento rispetto a quanto registrato un anno fa. Calzature e capi d'abbigliamento di stagione sono i beni più acquistati.
Ormai sempre più spesso l'online la fa da padrone: quasi il 35-45% degli acquisti per i saldi invernali saranno effettuati su siti di e-commerce. Le piccole realtà del commercio sotto casa però provano a resistere e ad adattarsi ai tempi (leggi qui).
Come ogni anno chi lavora nel settore chiede che la data di avvio dei saldi invernali venga spostata più in avanti e non così a ridosso delle feste. "Ci sono le troppe promozioni, autorizzate e non, praticate dalla grande distribuzione e dai colossi dell'online praticamente in ogni momento dell'anno, che hanno finito con il disinnescare l'effetto-bomba che i saldi avevano un tempo - prosegue Recine - come andiamo ormai dicendo da anni, una partenza così anticipata ha finito con lo svuotare di senso quello che era nato come un mezzo a disposizione dei commercianti per svuotare i magazzini dalle rimanenze".
"Le spese per regali e cenoni vari sono freschi e sul conto delle famiglie si fanno sentire. Le generazioni nuove ormai hanno l'abitudine a comprare online - racconta un commerciante genovese di San Fruttuoso attivo nel settore da oltre due decenni ormai -. Rispetto al passato è cambiato molto. Di certo però è necessario che i commercianti si adattino ai tempi e investano su social ed e-commerce". Tutti d'accordo? Intanto il 5 gennaio si parte per terminare il prossimo 18 gennaio.
IL COMMENTO
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