GENOVA - Le difficoltà create dalla pandemia non giustificano il non aver superato il numero minimo di esami richiesti e necessari per continuare ad avere il permesso di soggiorno per motivi di studio in Italia. È la storia di un giovane straniero che aveva appunto richiesto una deroga per poter continuare a studiare in Liguria.
Così il Tar della Liguria, ricordando che la pandemia per il Covid "non ha interrotto le lezioni e gli esami all'Università di Genova, ma ne ha previsto lo svolgimento a distanza", ha bocciato il ricorso di uno studente extracomunitario iscritto al corso di laurea triennale in Scienze politiche e dell'amministrazione. I giudici amministrativi hanno confermato la legittimità del provvedimento con cui la Questura di Genova ha negato il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi di studio, invitando lo studente "a lasciare spontaneamente il territorio nazionale". Per annullare il provvedimento che ha negato il rinnovo del permesso di soggiorno non è bastato neppure che lo studente abbia documentato in giudizio diversi esami superati nel 2022 nell'ambito del nuovo corso di laurea, posteriormente all'adozione dell'atto impugnato.
"Ciò, peraltro, non esclude che tali elementi possano giustificare un'eventuale riesame della posizione dello straniero da parte dell'Amministrazione - spiega il Tar nella sentenza che ha respinto il ricorso contro il Ministero dell'Interno - A fronte di sopravvenienze fattuali rispetto al provvedimento impugnato, è onere del privato, anziché prolungare il processo, chiedere un nuovo provvedimento all'Amministrazione, soluzione più rapida ed esente dai costi del processo".
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