GENOVA - Si alza il sipario sulla prima metà di stagione del 2023 per i Teatri di Sant’Agostino e il Teatro del Ponente: tanti gli appuntamenti in programma che grazie alla Fondazione Luzzati Teatro della Tosse per i primi mesi del 2023 coinvolgerà le sale della Tosse, della Claque, del Teatro di Voltri e gli spazi urbani del Nuovo Patto per il Centro Storico che si estende dal Molo ai Sestieri di Prè e Maddalena. Il programma come sempre si conferma eclettico, variegato, diverso dagli altri cartelloni e spazierà dalla musica alla danza, passando per le attività sul territorio e le produzioni più contemporanee. Tra le produzioni, spiccano la collaborazione artistica con il giovane regista Giovanni Ortoleva che torna in S. Agostino con "La Tragica Storia del Dottor Faust" e "La Dodicesima notte" di William Shakespeare, una nuova produzione condivisa con LAC Lugano e Teatro Carcano, che arriva a Genova in prima nazionale. Prima nazionale il 23 marzo anche per la nuova produzione "Il fenomeno Laplante – Lo strano caso del Capo Indiano Fascista", regia di Emanuele Conte che torna a dirigere gli attori del collettivo Generazione Disagio in un testo di Maurizio Patella, finalista al premio "Shakespeare is now 2021" e finalista al Premio Riccione per il teatro 2021.
"Il taglio che abbiamo voluto dare è un taglio leggero, internazionale e curioso: siamo molto attenti ad andare a cercare novità che arrivino da tutto il mondo e negli anni abbiamo scoperto compagnie internazionali che ormai si sono creati un loro pubblico"
"Faccio l'esempio dell'amatissima compagnia berlinese Familie Floez che chiude a Genova il primo tour italiano del nuovo lavoro "Hokuspokus": appuntamento da non mancare - come tutti - a febbraio. E Antonio Rezza, che noi consideriamo un artista internazionale che tornerà quest'anno", illustra la stagione il direttore artistico Amedeo Romeo a Primocanale. "Mi preme sottolineare uno spettacolo che è fra pochissimo, "Fame mia" con Gaia Marchiori e la regia di Serena Sinigaglia ed è uno spettacolo tratto da un romanzo da Emily Nothomb, "La biografia della fame".
La cosa che ci ha colpito molto è che quando l'abbiamo proposta abbiamo avuto un interesse straordinario da parte delle giovanissime generazioni e delle scuole, tant'è vero che avevamo previsto una replica. Sono dovute diventare tre perché faremo tre repliche per le scuole".
Tra le coproduzioni in scena I treni della Felicità, ma poi spazio anche alla canzone d'autore con Gian Piero Alloisio e alla comicità con la rassegna del giovedì sera al Teatro del Ponente de I Pirati dei Caruggi. Continua il lavoro di Resistere e Creare, rassegna internazionale di danza quest’anno alla sua 9 edizione con la direzione artistica di Linda Kapetanea e Jozef Frucek, insieme a Marina Petrillo, che si articolerà in vari appuntamenti tra cui un primo studio, di Alessandro Maida di Magdaclan con 2984, la prima nazionale di "Fight or Flight" di Mechanical Monkeys e la prosecuzione dell’Azione Silenziosa di D.E.O.S. diretta da Giovanni Di Cicco oltre a seminari e masterclass tra Ponente e il Centro Storico.
Tutto in attesa dell'estate, dove si confermeranno i tour in giro per la regione e luglio a Villa Duchessa di Galliera. Ma intanto il 2022 si chiude con dati estremamente positivi. "Siamo molto felici perché abbiamo raggiunto quasi 60.000 spettatori nel 2022 e il primo spettacolo del 2023 ha fatto 1000-1100 spettatori in tre giorni di repliche", confida Romeo entusiasta.
"Chiudiamo il bilancio definitivo con un 10% in più rispetto al pubblico del 2019, non di quello del 20 e del 21: c'è tanta voglia di tornare a teatro"
Una crescita positiva che si spera non venga messa a dura prova dai rincari energetici che pesano comunque sulla vita dei teatri, tra riscaldamento, bollette e un caro vita che rischia di allontanare le persone dal piacere di concedersi una serata di svago. Ma l'offerta teatrale della Tosse secondo il presidente di Fondazione Luzzati Teatro della Tosse Emanuele Conte ha conquistato un pubblico sempre più nuovo e giovane anche perché "la programmazione è estremamente variegata. Non ci fermiamo al teatro di prosa, sperimentiamo la danza, sperimentiamo la musica, musica contemporanea, musica colta, musica di più di ampio respiro. Passiamo al jazz, a qualunque genere musicale.
"Sicuramente la nostra cifra è una cifra di leggerezza, ma non una leggerezza nel senso di vaghezza, ma una leggerezza che ci permette di vedere le cose un po' dall'alto, senza esserne troppo travolti e coinvolti"
IL COMMENTO
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