GENOVA - Appuntamento domenica 11 dicembre al Teatro Carlo Felice con uno degli appuntamenti del ciclo "Mozart l'Italiano" che vedrà sul podio dell'orchestra il maestro Diego Fasolis. Il concerto vede la partecipazione del mezzosoprano Lucia Cirillo e ha fatto tappa nella serata di venerdì alla Concattedrale dei Santi Maurizio e Compagni Martiri di Porto Maurizio ad Imperia, mentre sabato è la volta della Chiesa San Matteo di Laigueglia a Savona. Le due iniziative rientrano nel progetto "Liguria Musica", che prevede di portare la musica sinfonica al di fuori di Genova.
Domenica la serata si aprirà alle ore 19:30 con l'esibizione del coro Unicef. Il programma mette in dialogo Wolfgang Amadeus Mozart con Gioacchino Rossini: tra i brani, verranno eseguiti anche due estratti tratti dalle opere "La clemenza di Tito" e "Il barbiere di Siviglia". Il direttore artistico del teatro Pierangelo Conte ha spiegato di come il teatro stia "portando avanti un ciclo, "Mozart l'italiano", che è una sorta di riflessione su quanto la musica e i compositori italiani debbano a Mozart. Sono lieto che con il maestro Fasolis siamo andati oltre, abbinando Rossini a Mozart".
Tutto parte da una falsa leggenda. "Si diceva che Mozart oberato dai debiti fosse scappato, simulando di essere morto. Arrivato in Italia, la leggenda vuole che abbia preso Rossini come suo pupillo e che gli abbia dato le opere da scrivere. Quindi il successo di Rossini sarebbe frutto del successo di Mozart, il quale una volta defunto, ha costretto così Rossini a interrompere la sua attività".
"Tutto questo è falso perché Rossini è stato un grandissimo compositore e lo dimostrano anche le opere più tarde. Ma sicuramente deve qualcosa a Mozart, così come tutti i grandi compositori italiani"
IL COMMENTO
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