GENOVA - In via della Maddalena, nel centro storico, è stata inaugurata la prima "casa dei rider" a Genova.
"Uno spazio per fare una pausa e trovare riparo a disposizione di tutti i ragazzi che quotidianamente effettuano le consegne in città". La notizia, annunciata con un post sui social dal sindaco Marco Bucci, segue l'inaugurazione a cui ha partecipato l'assessore al Sociale Lorenza Rosso ed è legata al progetto StartTappe. I lavoratori troveranno qui servizi igienici, attrezzi per la manutenzione delle bici, wi-fi, caffè e thè gratuiti, postazioni di ricarica per le bike elettriche e un mediatore culturale.
Genova dice sì alle "case dei rider": per loro anche corsi di sicurezza stradale - L'IDEA
Esplosi durante il primo lockdown sono diventati una categoria di lavoratori sempre più diffusa. A livello nazionale si lavora per dare loro un inquadramento e diritti. Avanti e indietro per le vie della città portano nelle case sushi, fast food, pizze e quant'altro. Dei veri e propri fattorini del cibo che vede impegnati sempre più spesso giovani, soprattutto stranieri anche per i lunghi sali scendi di Genova. Secondo le stime nel capoluogo ligure sono circa 300 i rider stabilmente operativi ma sono numeri in costante crescita.
L'idea era stata lanciata poco più di un mese fa con una mozione in consiglio comunale presentata dal consigliere di Vince Genova Paolo Gozzi, sottoscritta dal rossoverde Filippo Bruzzone e poi votata all'unanimità. La mozione impegnava la giunta ad attivarsi non solo per aprire uno spazio dedicato ai rider, almeno nella zona centrale della città, ma anche a realizzare una sorta di "albo dei rider" per garantire un censimento statistico del fenomeno e rappresentare la base per eventuali servizi erogati dal Comune quali corsi per la sicurezza stradale, di italiano o di formazione-lavoro, ma anche sconti per la manutenzione e la ricarica dei mezzi.
IL COMMENTO
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