Alla fine del cerimoniale i familiari delle vittime lo hanno stretto in un grande abbraccio e lui ha risposto con altrettanto affetto, al suo fianco la moglie e il figlio.
Ivan Bixio ora è il comandante della guardia di finanza di Reggio Emilia, ma sino all'inizio del processo per il crollo di Ponte Morandi è stato il comandante del Primo Gruppo della Gdf di Genova che ha coordinato le indagini sulla tragedia del 2018. Il legame fra lui e i familiari delle 43 vittime non si è mai reciso, per questo ieri è tornato a Genova per presenziare con la sua famiglia alla cerimonia dell'inaugurazione del memoriale.
"Noi ce l'abbiamo messa tutta"
Bixio non avrebbe voluto rilasciare dichiarazioni e accetta di parlare non come militare ma solo a livello personale: "Noi ce l'abbiamo messa tutta per fare luce sulle motivazioni del crollo per questo mi auguro che le famiglie delle vittime possano avere giustizia" risponde a una domanda che fa riferimento al processo ai 58 indagati ritenuti responsabili ancora in corso nel tribunale di Genova.
"Memoriale importante per i ragazzi come mio figlio"
Sul memoriale nato nel capannone dove sono custodite le macerie del ponte dice: "E' un momento di memoria importante e ci tenevo ad esserci con la famiglia, soprattutto mio figlio che ha un'età che deve imparare da quello che è successo da questa tragedia, è importante che tutti i ragazzi, le scuole e i giovani possano venire qui e avere dei momenti di riflessione, come ha detto anche Egle Possetti questo è l'antidoto all'oblio, quindi soprattutto le giovani generazioni sono le più interessate a questo luogo".
"Un'indagine totalizzante"
Bixio ammette che anche per lui quella suo Morandi non è stata un'indagine come le altre: "E' stata totalizzante sotto tanti punti di vista, sia dal punto di vista professionale che umano, ora attenderemo gli esiti del processo".
"Tante immagini forti in questa tragedia"
Alla domanda se c'è un'immagine più forte che ricorda risponde così: "Le immagini sono tante purtroppo, sono le immagini forti sia dal punto di vista tragico che umano che tutta questa indagine si è portata dietro nel bene e nel male".
"Mi auguro sia fatta giustizia"
L'ultima domanda, inevitabile, sulle aspettative di giustizia dei familiari: "Io glielo auguro, noi ce l'abbiamo messa tutta".
IL COMMENTO
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