GENOVA - Un progetto complesso quello di riaprire al pubblico la Torre Grimaldina che svetta sui tetti della città di Genova. Palazzo Ducale poco più di un anno fa annunciava di aver vinto l'importante bando accessibilità, per cui il Ministero della Cultura aveva stanziato 2 milioni e 400 mila euro: si era rivelato il progetto più finanziato a livello nazionale poiché era risultato ambizioso sì, ma anche molto efficace. Tra gli obbiettivi, oltre all'abbattimento delle barriere architettoniche del palazzo, c'è proprio quella di rendere nuovamente accessibile la torre simbolo della Repubblica di Genova.
La torre, costruita a fine Duecento, prima era parte del Palazzo di Alberto Fieschi, poi fu trasformata in carcere tanto che sui muri delle celle si distinguono ancora nettamente le scritte lasciate dai carcerati, come traccia di sé o del proprio passaggio. Per renderla nuovamente agibile e visitabile, però, sono necessari degli interventi strutturali importanti, tra cui la realizzazione di una scala che consenta ai visitatori di apprezzarne tutta la sua bellezza, oltre che tutta la sua storia.
Ecco perché i tempi potrebbero essere più lunghi rispetto a quelli preventivati: il 2024, infatti, era stata la data di consegna dei lavori auspicata dal Comune di Genova, visto che ad ottobre, dall'11 al 13, si terrà l'evento "Ianua", che celebra la Genova Medioevale. Entro quell'occasione, sarà resa accessibile Torre Embriaci, ma Torre Grimaldina potrebbe dover aspettare i primi mesi del 2025 per riaprire del tutto. Non bisogna dimenticare che i fondi sono quelli stanziati dal Pnrr Cultura, ecco perché il rispetto delle tempistiche è molto importante.
IL COMMENTO
Situazione drammatica, presidente Meloni serve incontro urgente
La Liguria vuole tornare a correre, al via i cento giorni di Bucci