![Silvia Salis Una donna con un microfono in mano e una maglietta](/images/testimonialsilviasalis169p78353.jpg)
È iniziato il conto alla rovescia per l'investitura ufficiale di Silvia Salis, la campionessa olimpica di lancio del martello e vicepresidente vicaria del Coni, scelta dal Partito Democratico come candidata a sindaco di Genova.
I dubbi amletici del Movimento Cinque Stelle
Il nome, capace di aver sparigliato le carte, sta ricevendo il disco verde degli alleati, a partire da Linea Condivisa e Avs. Non c'erano dubbi su Italia Viva invece, che riconosce in Salis il profilo riformista su cui puntava fin dall'inizio (e non solo per il rapporto, anche lavorativo, tra Matteo Renzi e Fausto Brizzi, marito di Salis ndr). Manca ancora il "sì" del Movimento Cinque Stelle che, da quello che trapela, sembra spaccato a metà, tra chi vuole sostenere l'atleta e chi invece vuole provare la corsa in solitaria con Tiziana Beghin. Un dilemma che si giocherà sul filo del rasoio - e che avrà come bussola e allo stesso tempo meta - la partita dei Municipi, su cui i grillini puntano. Dal canto proprio il Pd, dopo il calvario interno, sa che allargare la coalizione dalla sinistra fino al centro sarebbe già un grande passo avanti per la maratona verso palazzo Tursi.
Primi passi per la lista civica di Salis
Chi in queste ore non nasconde il proprio entusiasmo è il gruppo che fa capo ad Andrea Acquarone, saggista di area centrista, riformista, che vede in Silvia Salis la candidata migliore. Insomma, quella variegata area di sinistra riformista, come a lui stesso piace definirla. Acquarone ha già fatto capire che sosterrà la campionessa di lancio del martello, e con lui la ex dem Elena Putti. I ben informati parlano di primi movimenti pre campagna elettorale, per farsi trovare pronti quando si dovranno stilare le liste per il consiglio comunale e per i tanto agognati municipi. Sembrerebbe quindi che due ex Pd come Elena Putti e Camilla Ponzano (che solo poche settimane fa avevano lasciato il partito ndr) siano pronte ad aderire alla lista civica della candidata sindaco. Tra i nomi che circolano anche l'ex dem Victor Rasetto che qualcuno ha avvicinato a Salis ma che, contattato da Primocanale, ha smentito. Rasetto invece è pronto a inaugurare il nuovo movimento, a Roma l’8 marzo, che fa capo a Marattin, Liberal-democratici. Tradotto: il nuovo Terzo Polo, senza Renzi e Calenda. E alla finestra c'è anche, inevitabilmente, la suddivisione delle presidenze dei municipi. L'obiettivo, non ancora palesato, anche per il silenzio richiesto in queste ore di consultazioni, è quello di aprire il più possibile al civismo di centro, capace di intercettare i voti che spesso, ultimamente, si sono rivolti al centrodestra (prima con Toti e poi con Bucci).
Una coalizione allargata, fino a dove?
Che la partita si giochi su quel campo? È probabile, anche se Salis dovrà avere la capacità di conservare anche i voti di sinistra, richiamando alle urne l'elettorato cosiddetto progressista. Ma queste valutazioni, lo sanno bene nel Pd, partiranno dopo l'ufficializzazione della candidatura. Nel frattempo, chi non dovrebbe confluire nel centrosinistra è la lista civica Genova Unita, nata da un'idea dell'ex Pd Gianluca Chiaramonte, che vorrebbe invece appoggiare l'avvocato Filippo Biolé che si era detto pronto a fare un passo indietro di fronte a un nome apprezzabile del Partito Democratico. Almeno pubblicamente, Biolé, non ha ancora dichiarato le sue intenzioni ma persone vicine a lui, a denti stretti, hanno fatto sapere che l'avvocato non sarebbe convinto del profilo di Silvia Salis. E i telefoni, in queste ore, sembrano roventi, e raccontano di un filo diretto con Andrea Acquarone, che vorrebbe allargare il più possibile la coalizione, coinvolgendo lo stesso Biolé. Dall'altra parte del Bisagno, intanto, il centrodestra cerca di accelerare e per farlo è pronto a presentare pubblicamente il vicesindaco reggente, candidato, Pietro Piciocchi. L'appuntamento sarebbe stato fissato per lunedì prossimo, 17 febbaio.
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IL COMMENTO
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