GENOVA - "La chiave è differenziarsi dalla massa e fare qualcosa di innovativo". È questo il consiglio che Tommaso Milanese, giornalista e content creator, lancia ai giovani visitatori del Festival Orientamenti durante la sua visita come "Dreamer".
Milanese ha raccontato cosa voglia dire essere un content creator nel 2023, dopo anni passati a lavorare sui social media e come giornalista per la Gazzetta dello Sport, ma anche ex Tottenham Hotspur e The Players' Tribune.
"Sono nato e cresciuto a Genova, ma ho lasciato la mia amata città all'età di 19 anni per poi tornarci solo pochi mesi fa, 10 anni dopo. Ho preso questa decisione per inseguire una passione ed un sogno, lavorare nel mondo del calcio attraverso le mie più grandi passioni - la fotografia e il videomaking. A quasi 30 anni, posso dire di essermi tolto diverse soddisfazioni ed aver lavorato con alcuni dei migliori atleti al mondo, ma come è bello che sia ho ancora tanti sogni e obiettivi da raggiungere".
"È un lavoro molto versatile" racconta alle decine di ragazzi presenti alla conferenza. "Grazie ai social lavoro come fotografo ma scrivo anche per la Gazzetta".
Il giornalista con il sogno nel cassetto di diventare calciatore e la passione per il calcio ha anche sottolineato la differenza tra la figura del content creator e dell’influencer: "Lieve ma fondamentale. Il content creator non ha sempre bisogno di mettersi davanti alla telecamera".
Diventare content creator non è facile al giorno d’oggi, racconta Milanese. Il suo consiglio, quindi, è quello di emergere, diversificando quello che si porta al tavolo.
"Bisogna essere diversi rispetto alla massa, fare qualcosa di innovativo, ma soprattutto non mollare mai - conclude Milanese -, non fermarsi al primo ostacolo ma cercare sempre di realizzare il proprio sogno".
*Giacomo Benzi, Convitto Colombo - linguistico, 18 anni
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