Cultura e spettacolo

Grande serata con "Ritratti americani", che ha conquistato i presenti. Domenica 3 luglio appuntamento con il balletto "Giselle" portato in scena dal corpo di ballo nazionale ucraino
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di Silvia Isola

GENOVA - Non soltanto balletti, ma anche la musica protagonista al Nervi Music Ballet Festival: sul palco estivo del Teatro Carlo Felice una serata dedicata a George Gershwin e Leonard Bernstein grazie al loro massimo interprete, Wayne Marshall, e all'orchestra genovese in forma smagliante. Tra le centinaia di persone presenti anche tanti giovani, convinti dal programma accattivante del concerto, che ha portato alcuni dei brani più amati dal pubblico. Le atmosfere sono quelle dei teatri di Broadway e non a caso il titolo scelto per questo appuntamento è "Ritratti americani". Due generazioni a confronto in una serata ricca di assonanze

"Credo che questo sia un programma molto di intrattenimento per il pubblico", commenta a Primocanale il maestro Wayne Marshall, il direttore d'orchestra più adatto per questo repertorio vista la sua grande esperienza.

"L'elemento in comune tra i due compositori è il jazz"

"Gershwin si è molto concentrato nella sua carriera su queste sonorità e lo stesso fece poi per Bernstein, un grande musicista che seppe esprimere tutto il suo amore e la sua capacità proprio nella sua opera più nota, il musical West Side Story, un'opera universale. Bernstein era affascinato dalla musica di Gershwin, credo che porre questi due autori insieme sia un modo per poter conoscere e apprezzare due stili di musica differenti". 

Festival di Nervi, appuntamento con "Giselle" con ballerini ucraini - IL PROSSIMO EVENTO

Lunghi applausi e calorosi sia alla fine del primo 'atto', dove ha aperto la serata l'overture di "Strike Up The Band", Symphonic Dances da "West Side Story" e l'overture di "Girl Crazy", sia al termine della serata che, dopo An American in Paris, Promenade da "Walking the Dog" e Cuban Overture ha visto ben due bis per accontentare il pubblico. E sulle note dei musical più amati da tutto il mondo, i pensieri correvano più delle navi sullo sfondo a fare da scenografia, tra le scene sfocate delle piéce teatrali o televisive e altri sogni che solo la musica sa destare. 

Ma a conquistare come sempre la platea è anche lo scenario dei parchi, prima tinti di azzurro e rosa del tramonto, poi illuminati dal cielo trapuntato di stelle. E persino il cinguettio degli uccelli e il frinire delle cicale accompagna gli strumenti, arricchendo la performance. In sottofondo anche il sussultare di treni e aerei, che quasi sembrano voler fare piano per non disturbare lo spettacolo, nonostante i timori di Marshall, che prima dello spettacolo ha confidato: "Sono preoccupato per i treni, un'idea molto bizzarra mettere il palco di un festival vicino ad una linea ferroviaria. Scherzi a parte, è meraviglioso, non capita spesso di avere un palcoscenico con il mare alle spalle".

"E' unico poter iniziare con la luce del tramonto e poi vederla scendere la notte, cambia l'atmosfera durante la serata"

Per lui non è la prima volta a Genova, dato che da tempo va avanti la sua collaborazione con il teatro, ospite spesso per la direzione di concerti sinfonici. "C'è una bella collaborazione con questa orchestra che lavora sodo. Mettere su un programma come questo significa che il ritmo viene al primo posto ed è uno stile diverso rispetto a quello che sono abituati a suonare, ma per me questa musica è così familiare e naturale che viene facile". 

Domenica sera, invece, tornerà la grande danza e l'appuntamento ha un duplice valore. "Giselle" è un capolavoro del balletto, che unisce amore e follia, passione e tragedia, gelosia e quiete in un vorticare tra la vita e la morte che soltanto la danza, nella coreografia di Jules Perrot, Jean Coralli e Marius Petipa, può trasmettere. Ma oltre al valore artistico di questa produzione, c'è il valore simbolico: gli interpreti, infatti, appartengono ai corpi di ballo ucraini di Kiev, Odessa, Kharkiv e Lviv, sfuggiti alla guerra. Un bel segnale che pareggia il bel concerto del coro nazionale ucraino che qualche settimana fa era stato ospitato al Teatro Carlo Felice, con oltre 80 componenti che hanno portato lo spirito e le tradizioni in una serata di condivisione e solidarietà. 

Brillano le 'stelle' della danza al Festival di Nervi: e sul palco sale anche il pubblico entusiasta - LA PRIMA

Il cartellone è fitto di appuntamenti. L'8 di luglio la grande compagnia di Antonio Gades in esclusiva per l'Italia riproporrà uno dei capolavori assoluti del loro repertorio, 'Carmen', il 14 per la prima volta in Italia, in esclusiva a Nervi, ci sarà uno spettacolo con musiche afro cubane e pieno di colori, 'Cuba Vibra!'. Il 19 luglio presente una grande compagnia internazionale, il balletto di Losanna fondato da Maurice Béjart con un capolavoro assoluto, il loro 'Bolero'. Torna la grande Eleonora Abbagnato il 23 di luglio che sarà protagonista di uno spettacolo dedicato a Giulietta, mentre il 27 Roberto Bolle porterà il suo spettacolo.

Ma poi anche la musica: il 15 di luglio, ospite l'orchestra dei pomeriggi musicali di Milano, che proporrà una rivisitazione delle quattro stagioni di Vivaldi, fatta da un grande compositore contemporaneo come Max Richter. Il 20 luglio Claudio Marino Moretti dirigerà il coro del Teatro Carlo Felice con "Stabat Mater". Chiudono la sinfonica due grandi genovesi il 29 luglio con protagonisti il direttore d'orchestra Fabio Luisi e al pianoforte Massimiliano Damerini.

Presenti anche tra gli eventi ospiti Ermal Meta mercoledì 6 luglio e giovedì 21 luglio il concerto omaggio a Mogol. Il 10 di luglio fa capolino il teatro con 'I maneggi per maritare una figlia', coproduzione tra Teatro Nazionale di Genova e Teatro Sociale di Camogli che tra i protagonisti vedrà Tullio Solenghi, mentre il 16 luglio protagonisti i temi della sostenibilità con Agenda Concert 2030. 

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