GENOVA - Dalla mostra sulla "Nostalgia" di Palazzo Ducale è nato un podcast, una serie di interviste, racconti, suggestioni musicali e riflessioni raccolte da Sara Poma con tanti ospiti d'eccezione che partono dalle opere esposte a Genova fino a settembre. Il podcast è stato presentato nel corso di una speciale visita guidata ed è disponibile su tutte le principali piattaforme. "Nasce come racconto laterale legato alla mostra: quello che volevamo fare in quattro episodi di circa 20 minuti l'uno era partire da alcune delle opere che sono che sono in mostra ed esplorare il tema della 'nostalgia' attraverso un racconto che includesse le voci anche di scrittori, artisti, persone che in qualche modo potessero raccontare questo sentimento da prospettive diverse", spiega l'ideatrice del progetto, Sara Poma.
"Si parla di musica, si parla di cinema, si parla di di letteratura e naturalmente si parla anche delle opere in mostra"
Opere che negli anni sono state studiate anche dal grande pubblico sui libri di storia dell'arte e che si possono apprezzare dal vivo, in un vero e proprio viaggio capace di unire epoche e artisti differenti. Si va dal "Isola dei morti" di Arnold Böcklin al "Ritratto di Ugo Foscolo" di François-Xavier Fabre fino ad arrivare alle suggestioni di Lucio Fontana, in un percorso espositivo capace di declinare le tante sfumature di questo sentimento.
Prima vista come "patologia" dell'età moderna, una sensazione di malinconia e tristezza per la mancanza della propria patria e degli affetti più cari, poi rivalutata come un'emozione capace di suscitare ricordi felici e farli rivivere nel presente, il termine "nostalgia" è un concetto molto ampio che si apre a tante riflessioni, molto più ampie rispetto alla definizione di Johannes Hofer creata attraverso la lingua greca. νόστος, ritorno, e άλγος, dolore: la nostalgia è il "dolore del ritorno", ma può essere la rievocazione dei fasti di epoche passate, l'affetto per la propria infanzia, lo struggimento per una persona amata che non c'è più nella nostra vita.
Ma quando ascoltare questo podcast? "Chi lo ascolta prima spero poi abbia desiderio di venire a vedere con i propri occhi le opere in mostra e al stesso tempo chi lo ascolta dopo può apprezzare questo racconto che si arricchisce anche di tanti altri medium oltre appunto alle ai quadri alle e alle opere d'arte che ci sono in mostra".
IL COMMENTO
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